Un messaggio arriva sul telefono, poi un altro, poi tre nello spazio di pochi minuti. Sempre più utenti se ne rendono conto: WhatsApp è cambiata, specialmente negli ultimi tempi. Le conversazioni personali rischiano di perdersi tra una raffica di richieste commerciali, promozioni, oppure tentativi di contatto da parte di sconosciuti. A segnalare la situazione sono tanti, non solo nei gruppi online ma anche nei centri di assistenza: la crescita dei messaggi indesiderati, da account business quanto da numeri mai visti, sta minando la “tranquillità digitale” di milioni di persone. Un fenomeno che in molte città italiane si avverte ogni giorno, con conseguenze concrete. Non è più raro che comunicazioni essenziali – dal promemoria sanitario all’avviso scolastico – scivolino in basso, sommerse dallo spam di chi invia a raffica.
Un nuovo filtro per arginare lo spam: ecco cosa cambia davvero
Per rispondere alle lamentele degli utenti e arginare il dilagare delle comunicazioni non richieste, WhatsApp pianifica una svolta: un limite preciso al numero di messaggi che ognuno può inviare a sconosciuti. Non si tratterà di un blocco indiscriminato: la piattaforma punta a un conteggio intelligente. Verranno monitorati solo i messaggi spediti verso utenti che non hanno mai risposto (un dettaglio spesso trascurato). Quindi, non importa se il messaggio sia inviato da un privato o da un’azienda: se dall’altra parte il destinatario resta in silenzio, quel tentativo conterà ai fini del nuovo limite.
Secondo le prime anticipazioni tecniche, la soglia mensile non è stata comunicata ma sarà uguale per tutti, senza distinzioni tra account tradizionali e profili business. Questo significa che anche chi svolge attività di networking o utilizza WhatsApp per scopi professionali dovrà fare attenzione. Lo raccontano i tecnici del settore: ad esempio, chi ottiene diversi contatti a un evento e poi li contatta tramite l’app potrebbe raggiungere rapidamente il tetto previsto, soprattutto se le risposte non arrivano. Un cambiamento che va distinto dalle solite misure anti-spam: non basterà bloccare o segnalare, ora a contare saranno volumi, frequenza e risposte effettive ricevute. Nella pratica, la funzione potrebbe ridurre nettamente l’impatto dei tentativi di truffa, una delle forme di spam più temute in Italia.
L’effetto sulle abitudini digitali e il rischio per la comunicazione autentica
La novità avrà un impatto sulle abitudini digitali quotidiane, sia per chi vive WhatsApp come fonte di aggiornamento rapido, sia per chi lo usa come canale lavorativo informale. Un particolare che molti sottovalutano riguarda le piccole realtà imprenditoriali: per loro, il rischio di essere etichettate come spammer aumenta, soprattutto quando i messaggi destinati a nuovi clienti finiscono ignorati o cancellati. Allo stesso tempo, la misura è pensata per restituire alla piattaforma un clima di maggiore ordine e ridare visibilità alle chat rilevanti.
Non sono ancora noti i tempi di rilascio della nuova funzione e il livello di personalizzazione consentito all’utente, ma la direzione è chiara: WhatsApp cerca di difendere il suo spazio privato, mettendo un argine alle bombardate di messaggi che disturbano e talvolta disorientano. Chi si trova spesso a dover gestire notifiche insistenti potrà contare su un filtro strutturale e trasparente, una nuova regola destinata a spostare il baricentro verso la comunicazione autentica. Un effetto immediato che molti italiani stanno già osservando tra notifiche sempre più selettive e una rinnovata attenzione alla gestione delle chat.