Tutti avevano uno zaino Invicta (e ora è di nuovo il simbolo della libertà italiana)

Simbolo

Un simbolo passato che ritorna tra i giovani di oggi-studyinitaly.it

Franco Vallesi

Ottobre 18, 2025

Dal mito del Minisac al rebranding di oggi, la storia di un marchio che ha attraversato generazioni senza perdere il suo spirito libero e invincibile.

Invicta non è soltanto un marchio, ma un pezzo di storia italiana. Un nome che, per chi è cresciuto tra gli anni ’80 e ’90, evoca immediatamente immagini di scuola, libertà e amicizie scolpite nella memoria. Nata come azienda di articoli tecnici per l’alpinismo, è diventata negli anni un’icona di stile urbano, portando il tricolore italiano in tutto il mondo. Dopo un periodo di crisi e rinascita, oggi Invicta continua a reinventarsi, riuscendo a unire nostalgia e modernità come pochi brand sanno fare.

Le origini di un simbolo: dalle Alpi all’Everest

Il viaggio di Invicta inizia nel 1906 a Londra, ma è a Torino, nel 1921, che trova la sua vera casa. Qui prende forma il carattere che la renderà unica: precisione, artigianalità e spirito di avventura. In pochi anni, i suoi prodotti diventano sinonimo di qualità e affidabilità tra escursionisti e alpinisti. Non a caso, gli zaini e le tende firmate Invicta arrivano persino sull’Everest e sull’Himalaya, diventando compagni di spedizioni storiche.

Nel 1933 il brand introduce il primo zaino con bastino, un’invenzione che consente di trasportare carichi più pesanti senza rinunciare al comfort. Sei anni dopo, arriva anche il brevetto del marsupio, oggi oggetto di culto nel mondo dello streetwear.

Lo zaino
Non un semplice zaino ma un simbolo generazionali-studyinitaly.it

Dopo la guerra, Invicta espande la produzione: guanti, ghette, accessori sportivi. I suoi guanti vengono indossati dalla nazionale italiana di sci negli anni ’70 e ’80, consolidando un legame profondo con la montagna e con lo sport italiano. Ma il vero punto di svolta è ancora da venire.

Gli anni ’80 e ’90: quando lo zaino diventa un linguaggio

Gli anni Ottanta segnano una rivoluzione culturale per Invicta. Da marchio tecnico, diventa fenomeno di massa grazie al Minisac e allo zaino Jolly. Colori vivaci, righe orizzontali, logo circolare e una robustezza fuori dal comune lo trasformano in un accessorio irrinunciabile tra i giovani. Non è solo uno zaino: è un modo di esprimersi, di farsi riconoscere.

Ogni zaino racconta una storia, personalizzato con scritte, patch e portachiavi. “Tutti ci scrivevano sopra i propri pensieri — ha ricordato Aldo De Stasio, amministratore delegato di Seven — ogni zaino raccontava una vita, e nessuno ha mai buttato il suo Invicta.” Quell’oggetto, simbolo di appartenenza e libertà, è diventato una testimonianza di un’epoca, un ricordo che ancora oggi suscita emozione.

Negli anni ’90, il marchio continua a essere protagonista, ma il mercato cambia. L’apertura internazionale e l’arrivo di nuovi concorrenti mettono in difficoltà molti brand storici. Invicta non fa eccezione.

Dalla crisi al rilancio: Invicta torna protagonista

Alla fine degli anni ’90, Invicta vive una fase di rallentamento. Nel 1998 viene acquisita da Diadora, ma il rilancio non decolla. Solo nel 2006, con l’ingresso nella galassia Seven S.p.A., arriva la rinascita vera e propria. La fusione tra i due marchi italiani segna una nuova stagione di successi, grazie a una strategia che valorizza la memoria storica del brand con un approccio moderno e digitale.

La comunicazione si rinnova, i design si evolvono, ma il DNA resta lo stesso: autenticità, energia, libertà. Invicta torna nei negozi, nelle scuole, e conquista anche un pubblico internazionale. Le collaborazioni con designer, artisti e influencer riportano il marchio sulle passerelle e nelle campagne social, rendendolo di nuovo cool anche per chi non ha vissuto la sua epoca d’oro.

Il brand si apre così a nuove linee di abbigliamento e accessori, diventando un marchio lifestyle che parla sia ai nostalgici che ai giovani.

L’anima verde e la sfida del futuro

Nel nuovo corso, Invicta punta forte su sostenibilità e innovazione. L’utilizzo di materiali riciclati, la riduzione degli sprechi e i processi produttivi a basso impatto sono oggi parte integrante dell’identità del marchio. Non è solo una scelta etica, ma anche un modo per restare fedele al proprio legame con la natura e con la vita all’aria aperta.

Gli zaini e gli accessori Invicta continuano a essere sinonimo di resistenza e qualità, ma oggi parlano anche di responsabilità ambientale e consapevolezza. È un equilibrio perfetto tra passato e futuro, tra il fascino vintage e la spinta verso l’innovazione.

Invicta non è semplicemente sopravvissuta al tempo: lo ha sfidato, reinventandosi con coerenza e coraggio. Dalle vette alpine alle passerelle, dallo zaino scolastico all’accessorio di tendenza, il marchio è rimasto fedele a se stesso, portando avanti il messaggio che lo ha reso immortale: essere “invincibili” significa non smettere mai di cambiare.