Cinque alimenti che “aggiustano” l’intestino e fanno bene anche al cervello (lo dice la scienza)

Salute

Scopri gli alimenti e comportamenti che giovano l'intestino-studyinitaly.it

Franco Vallesi

Ottobre 19, 2025

Yogurt, crauti, legumi, avena e banana acerba: ecco i cibi che nutrono i batteri “buoni” e aiutano a mantenere l’intestino in equilibrio.

La salute dell’intestino è oggi riconosciuta come una delle chiavi fondamentali del benessere generale. Non si tratta solo di digerire bene: un intestino in equilibrio aiuta il sistema immunitario, regola l’infiammazione, influisce sul metabolismo e persino sull’umore, grazie al legame tra cervello e apparato digerente, noto come asse intestino-cervello.

Negli ultimi anni numerosi studi hanno confermato che il microbiota intestinale – cioè l’insieme di miliardi di batteri che vivono nel nostro intestino – è in grado di influenzare molte funzioni vitali. Ma quali sono gli alimenti che davvero aiutano a mantenerlo in salute?

Yogurt: il probiotico più accessibile

Lo yogurt naturale è una delle fonti più semplici e immediate di probiotici, quei batteri “buoni” che migliorano la salute dell’intestino e rafforzano la barriera intestinale.

Fermenti
Lo yogurt resta un alimento ricco di fermenti e probiotici-studyinitaly.it

Grazie ai suoi fermenti lattici vivi – in particolare Lactobacillus e Bifidobacterium – lo yogurt contribuisce a:

  • riequilibrare il microbiota intestinale,

  • migliorare la digestione del lattosio,

  • ridurre alcuni sintomi della sindrome dell’intestino irritabile (IBS),

  • stimolare il sistema immunitario.

Attenzione però: non tutti gli yogurt sono uguali. È importante scegliere prodotti con la dicitura “fermenti lattici vivi e attivi” e senza zuccheri aggiunti. Meglio le versioni al naturale, a cui si possono aggiungere frutta fresca o semi per un effetto ancora più benefico.

Crauti e verdure fermentate: un tesoro di batteri buoni

I crauti sono un alimento antico che negli ultimi anni è tornato di moda grazie alle sue proprietà probiotiche. Si tratta di cavolo fermentato naturalmente, ricchissimo di acido lattico e batteri benefici che favoriscono la proliferazione del microbiota buono.

Ma non solo: la fermentazione naturale rende alcune vitamine e nutrienti più biodisponibili, ovvero più facili da assorbire.

Anche altri vegetali fermentati – come il kimchi coreano, il miso giapponese o il tempeh indonesiano – hanno effetti simili.

Un consiglio importante: evita i crauti pastorizzati a lunga conservazione, perché il processo termico distrugge i batteri vivi. Scegli quelli freschi da banco frigo, non pastorizzati.

Legumi: i prebiotici naturali che nutrono il microbiota

I legumi sono una delle fonti più ricche di fibre prebiotiche, cioè sostanze che nutrono i batteri intestinali buoni.

Contengono oligosaccaridi come il raffinosio, che favoriscono la produzione di acidi grassi a catena corta (SCFA), fondamentali per la salute della mucosa intestinale.

I benefici principali sono:

  • stimolano la crescita di Bifidobacteria e Lactobacilli,

  • riducono l’infiammazione,

  • migliorano la regolarità intestinale.

Chi fatica a digerirli può iniziare con piccole dosi, preferendo legumi decorticati o passati, e aggiungendo spezie carminative come finocchio o cumino per ridurre il gonfiore.

Avena integrale: fibra e benessere

L’avena è un cereale straordinario per la salute intestinale. Contiene una fibra solubile chiamata beta-glucano, che svolge un duplice ruolo:

  • è prebiotica, quindi nutre i batteri buoni,

  • contribuisce a ridurre il colesterolo e a stabilizzare la glicemia.

In particolare, l’avena stimola la crescita dei batteri produttori di butirrato, una sostanza che protegge le pareti intestinali e aiuta a controllare l’infiammazione.

Meglio sceglierla integrale, sotto forma di fiocchi o porridge, evitando le versioni istantanee e zuccherate.

Banana acerba: l’amido resistente che fa bene

La banana acerba è uno dei segreti meno conosciuti per la salute dell’intestino. Quando il frutto non è completamente maturo, contiene una grande quantità di amido resistente, una fibra che non viene digerita dall’uomo ma diventa cibo perfetto per i batteri intestinali.

L’amido resistente favorisce la crescita di batteri benefici come Faecalibacterium prausnitzii, aumenta la produzione di SCFA e riduce l’infiammazione.

Per sfruttarne i benefici, basta scegliere banane gialle con punte verdi, ancora leggermente acerbe.

La varietà è la vera chiave

Oltre a questi “super-alimenti”, la salute intestinale si costruisce ogni giorno attraverso la varietà della dieta.

Il nostro microbiota ama la diversità: più alimenti vegetali diversi mangiamo, più ricca e resistente sarà la nostra flora batterica.

Verdure di stagione, frutta, legumi, cereali integrali, semi e spezie aiutano a mantenere l’equilibrio, sostenendo anche il sistema immunitario e il benessere mentale.

In definitiva, la salute dell’intestino è un riflesso diretto delle nostre scelte quotidiane: mangiare bene significa vivere meglio, dentro e fuori.