Dal bonus psicologo al fondo affitto per fuorisede: tutte le nuove misure autunnali pensate per sostenere studenti e famiglie con basso reddito.
Negli ultimi anni studiare in Italia è diventato, per molti, un lusso. Il costo dei libri, dei trasporti, degli alloggi universitari e delle tasse scolastiche pesa sempre di più sui bilanci familiari, soprattutto in un periodo segnato dall’inflazione e dall’aumento dei prezzi. È in questo contesto che il Governo Meloni ha deciso di intervenire con una serie di bonus e incentivi mirati, dedicati sia agli studenti che alle famiglie con un ISEE basso, per garantire a tutti l’accesso all’istruzione e ad attività fondamentali per la crescita personale e sociale.
Studiare non deve essere un privilegio
L’obiettivo dichiarato dal Governo è chiaro: ridurre le disuguaglianze e rendere l’istruzione nuovamente accessibile a chi oggi rischia di rinunciarvi per motivi economici. Molti genitori, infatti, si trovano costretti a scegliere tra le spese scolastiche dei figli e i bisogni primari della famiglia.

Come sottolineano anche i dati di Assoutenti, i vari bonus destinati a studenti e nuclei familiari rappresentano un valore complessivo di oltre 2,1 miliardi di euro, un investimento importante per sostenere chi fatica di più.
L’autunno 2025 si apre dunque con una serie di novità che toccano diversi ambiti: affitto, sport, salute mentale e formazione.
Bonus psicologo 2025: prorogato e potenziato
Tra le misure più attese c’è la conferma del Bonus Psicologo 2025, pensato per aiutare chi affronta difficoltà emotive o psicologiche, un problema sempre più diffuso anche tra i più giovani.
Il contributo, che sarà valido per 260 giorni dal rilascio del codice, potrà essere richiesto dal 15 settembre al 14 novembre 2025. Il requisito principale resta un ISEE inferiore a 50.000 euro, con priorità per chi non supera i 15.000 euro.
Il bonus copre un numero variabile di sedute di psicoterapia, a seconda dell’ISEE dichiarato, e rappresenta un sostegno concreto non solo per studenti e adolescenti, ma anche per famiglie e lavoratori che vivono un periodo di stress o fragilità.
La misura ha già riscosso un grande successo negli anni precedenti, segno che il bisogno di assistenza psicologica è sempre più riconosciuto come un diritto e non un lusso.
Bonus affitto studenti fuorisede: più fondi per chi studia lontano da casa
Il problema dell’affitto è uno dei nodi centrali per chi sceglie di studiare in un’altra città. Secondo le ultime stime, il costo medio di una stanza singola nelle principali città universitarie italiane è salito del 15% rispetto al 2024, rendendo sempre più difficile per molte famiglie sostenere la spesa.
Per questo il Governo ha stanziato 16,2 milioni di euro destinati al bonus affitto per studenti fuorisede. Il contributo, fino a 279,21 euro al mese, sarà riservato a chi ha un ISEE inferiore ai 20.000 euro e non riceve già altri aiuti pubblici per l’alloggio.
Un’iniziativa che punta ad alleggerire il peso dei canoni nelle città universitarie, rendendo più accessibile il diritto allo studio anche a chi viene da province o regioni più piccole.
Bonus sport 2025: movimento e inclusione sociale
Tra i nuovi aiuti introdotti per le famiglie c’è anche il Bonus Sport 2025, previsto grazie al Fondo Dote Famiglia. Il contributo, che può arrivare fino a 300 euro per figlio, è destinato ai nuclei con ISEE inferiore a 15.000 euro e figli tra i 6 e i 14 anni iscritti ad attività sportive riconosciute.
L’obiettivo è duplice: da un lato promuovere l’attività fisica tra i più giovani, dall’altro contrastare le disuguaglianze economiche che spesso impediscono ai bambini di accedere a sport di squadra o corsi di allenamento.
Molti Comuni hanno già manifestato l’intenzione di cofinanziare la misura, ampliando la rete di associazioni sportive e centri ricreativi aderenti.
Un autunno di aiuti e nuove opportunità
Oltre a queste misure principali, sono in fase di studio ulteriori bonus legati al trasporto pubblico locale, al materiale didattico e alle borse di studio regionali, destinate agli studenti meritevoli con reddito basso.
L’obiettivo è quello di creare un sistema di sostegno diffuso, in cui istruzione, benessere e sport siano alla portata di tutti, indipendentemente dalla condizione economica di partenza.
Il Governo ha più volte ribadito che questi aiuti non devono essere considerati semplici contributi temporanei, ma parte di una strategia strutturale di inclusione sociale.
Le famiglie che vogliono usufruirne dovranno assicurarsi di aggiornare il proprio ISEE e consultare i portali ufficiali di INPS e MIUR, dove verranno pubblicati i bandi con le modalità di richiesta e i tempi di erogazione.
Un aiuto concreto per il futuro dei giovani
In un Paese dove il numero degli studenti universitari cala ogni anno e il fenomeno dell’abbandono scolastico resta tra i più alti d’Europa, misure come queste possono fare davvero la differenza.
Garantire la possibilità di studiare, praticare sport e prendersi cura della propria salute mentale significa investire sul futuro del Paese, creando una generazione più preparata, sana e consapevole.
Il Governo Meloni, con queste nuove iniziative, punta dunque a ridare fiducia alle famiglie italiane, sostenendo concretamente chi crede ancora nel valore dello studio e del sacrificio.